Baustudio ha elaborato con ASP.ILT e JB Group l'offerta tecnica vincitrice della gara d'appalto per la realizzazione della nuova sede del Teatro delle passioni a Modena, aggiudicato in modo provvisorio a CME e OT S.r.l a dicembre 2017 dal Comune di Modena.

Il cantiere per la realizzazione del Nuovo Teatro delle Passioni, con la riqualificazione dell’edificio ex Enel nel comparto Amcm a Modena, potrà essere avviato entro l’estate. E’ terminata, infatti, la gara d’appalto con procedura a offerta economicamente più vantaggiosa per il primo stralcio funzionale dell’intervento, dal valore di cinque milioni di euro, con l’assegnazione, in via provvisoria per le consuete procedure amministrative di controllo, all’associazione temporanea di imprese costituita da Cme (Consorzio imprenditori edili di Modena) e Ot srl di Mirandola.

Nell’area compresa tra via Buon Pastore, via Carlo Sigonio e via Peretti, destinata a trasformarsi nel Parco della creatività, è già stato realizzato l’intervento di riqualificazione dell’ex centrale Aem, sede del Laboratorio aperto sul tema “cultura, spettacolo, creatività” e della scuola di Emilia Romagna Teatro, mentre nel corso dell’estate sono in programma anche lavori di riqualificazione di una parte dell’area esterna con la pavimentazione in pietra di Luserna delle zone perimetrali dei due edifici.

Il Nuovo Teatro delle Passioni avrà una sala spettacolo da 150 posti, camerini, “foyer” con biglietteria e guardaroba nel corpo centrale del complesso, un bar ristorante con soppalco e accesso sul terrazzo. L’intervento del primo stralcio riguarda una superficie di 2.200 metri quadri, rispetto alla superficie totale di 5.500 metri dello stabile nel suo complesso, e prevede anche le opere di adeguamento sismico e antincendio dell’intero edificio costruito nel 1920 nonché le opere impiantistiche esterne e il polo tecnologico in sede remota.

Le migliorie tecniche offerte sono state selezionate per implementare la qualità complessiva dell’opera, in termini di prestazioni di prodotti e materiali impiegati, di durabilità e manutenzione degli stessi, di semplicità d’uso e flessibilità impiantistiche nel rispetto della nuova destinazione da insediare, in termini di efficienza ed ottimizzazione energetica, manutenzione, agevole removibilità per gli elementi provvisori, di sicurezza e funzionalità dei sistemi e sottosistemi, in termini di qualità ed estetica nel rispetto e nella valorizzazione dell’architettura storica dell’edificio, ed infine in termini di impatto e visibilità nel contesto urbano finalizzati ad una migliore efficacia comunicativa con cittadini e utenti dell’intero comparto.